Risale ai Giochi Olimpici Ateniesi la consapevolezza della relazione tra mente e corpo, e di conseguenza che la mente influisce significativamente su ogni tipo di attività, e quindi sulle prestazioni sportive.
Era risaputo già a quei tempi che il livello di prestazione dello sportivo non dipende solamente dal suo stato fisico, ma anche dalla sua astuzia, dalle strategie che mette in atto, dal suo stato d’animo, e da tutte quelle caratteristiche legate alla sua attività mentale.
La Psicologia dello Sport vera e propria è una disciplina abbastanza recente che studia tutti quegli aspetti psicologici, sociali, pedagogici e psicofisiologici dello sport e degli sportivi.
Questa disciplina, si pone come obiettivo la comprensione a 360° dell’uomo nel suo essere atleta, analizzando i processi e le conseguenze mentali dell’attività fisica e sportiva all’interno dei i diversi contesti come quello competitivo, educativo, ricreativo e della disabilità.
I due grandi obiettivi della psicologia dello sport sono:
– La promozione del benessere psicofisico delle persone praticanti sport e attività fisica a vario livello, sia a livello individuale che relazionali;
– L’ottimizzazione delle risorse psicologiche connesse alla prestazione sportiva.